Revamping industriale: cos’è, quando effettuarlo ed esempi

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Secondo una ricerca “Ucimu- Sistemi per produrre” l’età media di una macchina del settore industriale si aggira intorno ai 13 anni e, valutazioni alla mano, nel circa 70% dei casi si riscontra un mancato dialogo tra le macchine e l’integrazione con i sistemi informativi; ovvero non sono previsti sistemi IT con conseguenze disastrose in termini di performance e ottimizzazione.

Una struttura efficiente è la conditio sine qua non per il rendimento attivo della linea produttiva. Ecco perché, in questo senso, diventa fondamentale conoscere in maniera approfondita il ciclo produttivo degli impianti di automazione per operare interventi e riportare a nuova vita progetti che potrebbero apparire obsoleti. In questo senso il revamping gioca un ruolo importantissimo.

Revamping – significato

Il significato di revamping affonda le sue radici nel settore ferroviario: si tratta di un termine inglese che veniva e viene ancora oggi utilizzato per definire degli interventi strutturali sul materiale rotabile per potenziarne l’efficenza. Non è da confondere con il restyling, perché non riguarda solo l’aspetto dei componenti ma anche la loro struttura meccanica e tecnologica.

Il revamping non riguarda solo l’ambito ferroviario, ma in larga scala si applica a tutto il settore industriale: viene utilizzato per prolungare il ciclo di vita delle macchine e potenziare in questo modo il processo produttivo. Grazie a questa soluzione si può ridare vita a cicli obsoleti integrandoli con tecnologie all’avanguardia e permettendogli in questo modo di dare una nuova spinta alla produttività con benefici evidenti in termini di sicurezza di risparmio energetico.

Non va, naturalmente, trascurato anche l’aspetto economico: sostituire un componente integrandolo con una tecnologia moderna è molto meno costoso che dover ripartire da zero con un sistema produttivo completamente nuovo. Il paradigma ultimo del revamping è quello di utilizzare un investimento minimo per ottenere una soluzione produttiva massima.

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Revamping impianti: quando procedere

Una delle domande che più spesso ci si pone in questo ambito è: quando conviene procedere con il revamping impianti? Ci sono alcuni parametri oggettivi che permettono di effettuare una scelta consapevole:

  • Il macchinario che ha generato il problema ha bisogno di un pezzo di ricambio esoso e difficile da reperire.
  • Un macchinario provoca spesso infortuni ai dipendenti perché la sua struttura appare poco ergonomica e pratica e necessita, in ultima istanza, dell’istallazione di tecnologie di protezione per chi vi lavora.
  • Uno o più macchinari necessitano di una manutenzione costante che sottrae molto tempo al ciclo produttivo, rischiando, nei casi peggiori, il fermo completo della linea produttiva.
  • Un macchinario non produce al massimo delle sue potenzialità compromettendo l’introito economico predetto.
  • Se la formazione che riguarda uno o più macchinari implica il dispendio di una grossa quantità di tempo, sproporzionata al ricambio di capitale umano aziendale.
  • Se i software vanno riscritti perché i PLC non sono più in produzione.
  • Se il mercato richiede spesso il cambio improvviso di componenti compromettendo il successo di un progetto.
  • Se si sviluppa la necessità di controllo della produzione attraverso un sistema tecnologico strutturato che permetta anche il dialogo delle macchine live.

Revamping industriale: proiettare l’azienda nell’ Industria 4.0

Che sia finalmente arrivato il tempo di una quarta rivoluzione industriale? Difficile a dirsi, c’è da considerare, tuttavia, che l’uso sempre più importante di tecnologie digitali wireless e applicativi per la registrazione di dati, oltre ad essere uno dei maggiori punti di forza del revamping industriale, sta portando ad una rivoluzione complessiva del settore e ad una diffusione massiccia dell’Internet of Things. Il settore sta cambiando in favore di aziende sempre più inserite nell’Industria 4.0, con innovazioni che potenziano la competitività e spese contenute per risultati maggiormente performanti.

La scelta di revamping industriale dei propri strumenti, com’è evidente, proietta le aziende in un ambiente futuristico che punta sull’utilizzo di nuovi sistemi che ottimizzano il lavoro, rilanciano la produzione e contengono i prezzi, anche grazie ad una lista di ammortamenti disponibili. Si tratta della realizzazione di un percorso che trascina gioco-forza in un futuro di obiettivi raggiunti con un impiego sempre minore di investimenti sbagliati.

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Revamping impianti: esempi

Il revamping degli impianti è un’operazione delicata che può portare, però moltissimi vantaggi. Ecco una serie di operazioni che configurano esempi di revamping impianti.

  • Sostituzione di dispositivi obsoleti come PLC di vecchia data e probabilmente fuori mercato o l’integrazione di nuovi SCADA al passo con i tempi.
  • Inserimento di nuove periferiche in sostituzione di quelle già presenti o l’integrazione al sistema; stesso discorso vale naturalmente per le telecamere nel supervisore.
  • Trasformazione di un macchinario esistente da alimentazione a gasolio ad un’altra più funzionale.
  • Tecnosoluzioni più performanti a livello qualitativo.

In generale, si riscontra il revamping di impianti quando vengono effettuati interventi di cambiamento mirati a rendere più moderno l’impianto e le macchine facenti parte della linea di produzione e ad allungarne il ciclo di vita. Al contempo grazie ad una manutenzione più mirata e predittiva si abbassa l’impatto dell’investimento economico in tal senso.

Leggi anche l’articolo: Building automation: come funziona e perchè implementarla

 

Building automation: come funziona e perchè implementarla

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Nel 1967, la Philco-Ford Corporation produsse un film intitolato “The Home Of The Future: Year 1999 A.D.” in cui raccontava come sarebbe stata la casa del futuro. Allora la rappresentazione appariva come un piano futuristico di difficile applicazione che però anticipava considerevolmente i progressi della tecnologia in cui ci troviamo immersi ogni giorno.

Nel 2020 Peter Cochrane, storico di fama mondiale ha ripetuto l’esperimento riproducendo la casa degli anni a venire, con la differenza che le sue previsioni non appaiono più tanto assurde o utopistiche. La nostra capacità di andare oltre immergendoci in un panorama distante nel tempo è cambiata grazie alla building automation, una tecnologia che permette di controllare e automatizzare da remoto sistemi che non comunicano tra loro. Oggi è impossibile pensare alla casa del futuro senza considerare le potenzialità di questa evoluzione applicativa.

Qual è il rovescio della medaglia? Dov’è l’inghippo? Cosa stiamo dimenticando? Niente, i sistemi di building automation sono ideati per migliorare la vita delle persone e presto diventeranno la normalità. Per puntare alla realizzazione di un progetto sofisticato bisogna conoscerne i componenti ed essere in grado di andare oltre per valutare la potenzialità della messa in opera: per questo motivo occorre rivolgersi a una ditta che ha un know-how del settore pluriennale come Cignoli Elettroforniture.

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Building automation: come funziona

I sistemi di building automation permettono una semplificazione contestuale della vita domestica: ogni azione prevista all’interno dell’ambiente casalingo può essere anticipata e gestita tramite un’applicazione. Usciamo di casa la mattina e dimentichiamo di inserire l’allarme? Dal telefono possiamo isolare e controllare l’ambiente. Stiamo tornando dal lavoro e vogliamo trovare la casa calda? Il sistema di riscaldamento può essere gestito a distanza. Vogliamo risparmiare sulla bolletta? Un’ applicazione cataloga i nostri consumi ed è in grado di portare a termine una previsione strutturata dei costi. È e sarà una casa intelligente la nostra: un ambiente in cui approdare ed esaudire a portata di clic ogni desiderio.

I sistemi di building automation danno un feedback molto importante sotto forma di flusso di dati: in questa maniera si possono analizzare gli indici prestazionali di un intero edificio. Permettono di gestire in maniera centralizzata gli impianti di una struttura. Sono pensati per implementare strategie dirette alla creazione di un ambiente sostenibile. Gli edifici smart che si avvalgono della building automation sono green e pensati per il benessere degli occupanti e dell’intero Pianeta.

I vantaggi della building automation

I vantaggi della building automation sono soprattutto tre:

  • Comfort: gli abitanti della casa possono soddisfare le loro esigenze con un clic. Tutto viene gestito con semplicità applicativa per un massimo della resa nel minor tempo possibile.
  • Risparmio economico: l’investimento di un impianto di Building Automation si ammortizza nel tempo perchè lima i costi di manutenzione e abbatte i consumi portando a bollette più “leggere”. Uno studio ha dimostrato che, superato l’investimento iniziale, il risparmio complessivo nella routine quotidiana è pari al 30%.
  • Impatto ambientale: gli edifici che utilizzano questa tecnologia tendono ad avere una minore impronta di carbonio, con enormi tipi di agevolazioni. La strategia di sviluppo sostenibile europea ha in programma di stanziare 275 miliardi di euro da destinare alle ristrutturazioni smart.
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Sistemi di building automation: esempi di applicazioni

Gli esempi di applicazioni dei sistemi di building automation sono davvero moltissimi:

  • Controllo degli accessi.
  • Gestione dell’illuminazione.
  • Gestione del condizionamento dell’aria (termoregolazione).
  • Lettura dei dati dettagliati relativi ai consumi e all’ambiente in cui è contestualizzato lo smart building.

Un case study interessante dei sistemi di building automation ce lo fornisce Carrefour. La nota azienda francese fondata ad Annecy nel 1959, con tantissimi punti vendita in tutto il mondo e largamente diffusa in Italia, ha avuto l’idea di raccogliere tutti i dati energetici dei punti vendita al fine di ottimizzare i costi di gestione.

Un sistema di machine learning ne ha poi analizzato il risultato, permettendo di individuare e agire tempestivamente sulle anomalie di funzionamento degli impianti di riscaldamento e aereazione con un risparmio economico considerevole. Ciò ha consentito l’attivazione di interventi di manutenzione predittiva su ogni punto vendita, oltre a garantire il pieno controllo dei consumi di ogni area. Il risparmio locale prodotto si moltiplica esponenzialmente in un sistema di rete di punti vendita capillare come quello di Carrefour: non è quindi un dato marginale, ma rappresenta un’ottimizzazione concreta nei costi energetici.

Gli ambiti di applicazione della building automation non riguardano solo le grandi aziende o i privati: i vantaggi in termini economici e di risparmio di tempo riguardano anche le PMI. Avere una smart home, uno smart building o uno smart office vuole dire investire oggi per avere un risparmio economico considerevole nel futuro.

Il punto di forza di questo sistema è che può essere facilmente introdotto sia in termini economici, che strutturali. Per trasformare un ambiente sono necessarie tecnologie di cui disponiamo già e con cui abbiamo una certa familiarità: una connessione internet, dispositivi intelligenti e un gateway che colleghi l’intera struttura. La scala dell’impianto e dei relativi servizi da implementare dipende dalle necessità private o aziendali. La pianificazione della building automation è un passaggio fondamentale per capire come raggiungere tutti gli obiettivi di risparmio energetico e di controllo che ci si è posti inizialmente.

Leggi anche l’articolo: PLC o DCS: cosa è meglio per l’automazione industriale?

PLC o DCS: cosa è meglio per l’automazione industriale?

Per quanto PLC e DCS si assomiglino sempre più, è bene conoscere le loro differenze. Nel campo dell’automazione industriale il concetto di controllo è fondamentale. Nel momento in cui le macchine hanno la possibilità di eseguire dei processi in maniera automatica, controllarle diventa necessario: basta solo una variabile fuori posto che il programma può smettere di funzionare o causare dei danni e, purtroppo o per fortuna, la nostra realtà non è prevedibile al 100%. Ed è qui che entrano in gioco i PLC (Programmable Logic Controller) e i DCS (Distributed Control System).

Due dispositivi in grado di tradurre la realtà in numeri, gli input in output. Ma su quale dei due è meglio puntare? Vediamo insieme quali sono le loro caratteristiche e differenze per poter configurare il sistema di controllo più adatto al tuo impianto automatizzato.

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PLC e DCS: come funzionano

Sia i PLC che i DCS sono composti da una CPU e dei moduli di input e output. La CPU, esattamente come in un computer, è il cervello del dispositivo, l’elemento grazie al quale viene eseguito il programma installato. I moduli I/O sono invece adibiti alla ricezione e all’invio di segnali digitali e analogici, prima e dopo la processazione.

Per quanto PLC e DCS compiano azioni simili, lo fanno su due livelli di scala differenti:

  • I Programmable Logic Controller nascono come dispositivi adibiti alla risoluzione di problemi di controllo e automazione locali, di processi semplici. Gestiscono, ad esempio, la temperatura, la pressione, l’umidità in un punto dell’impianto e prendono decisioni semplici sulla base dei dati che raccolgono.
  • I DCS sono stati creati per monitorare interi impianti. Il loro scopo è organizzare il lavoro dei dispositivi che fanno controllo diretto come i PLC e verificare che tutto vada per il meglio. Raggruppano i processi in gruppi di controllo e gestiscono flussi di dati più ampi.

In un’architettura DCS quindi, troviamo diversi PLC che agiscono a un livello inferiore, a contatto con le macchine sul campo.

 

PLC: i vantaggi per l’automazione industriale

Più la tecnologia evolve, più il confine tra PLC e DCS diventa labile. Le differenze principali tra i due sono la velocità di elaborazione e la complessità dei dati che riescono a gestire. Dato che i PLC hanno programmi più semplici e sono fisicamente più vicini all’oggetto controllato, risultano molto più veloci dei DCS. D’altro canto, i DCS devono gestire una mole di dati maggiore e sono più distanti, quindi anche più lenti.

Negli anni i PLC hanno iniziato a rincorrere i DCS sul fronte della capacità di controllo, senza rinunciare alla velocità, elemento fondamentale quando si tratta di automazione industriale. Oggi esistono Programmable Logic Controller che si collegano in rete tra loro, creando di fatto un’architettura DCS senza che il Distributed Control System ci sia davvero. Questo cambiamento porta a preferire un sistema a soli PLC per la loro semplicità e velocità. Per ora, tutto ciò è possibile solo per piccoli sistemi, ma presto lo sarà anche per gli impianti più grandi.

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PLC Siemens: perché sceglierli

I PLC Siemens sono un buon esempio di Programmable Logic Controller di nuova generazione che si avvicinano sempre più al mondo e al funzionamento dei DCS.

Ad esempio, il PLC LOGO! nella sua versione 8.3 offre la possibilità di avere la connettività cloud integrata. La piattaforma mette in comunicazione e a contatto fino a 8 moduli base di LOGO! o altri controllori. Questo rende possibile il monitoraggio e il controllo di un piccolo sistema senza bisogno dell’installazione di un DCS che rallenterebbe i processi e complicherebbe il tutto.

I PLC di Siemens, oltre a essere funzionali in questo senso, sono anche espandibili con nuovi moduli in qualsiasi momento: moduli di input output per gestire più dati, moduli di alimentazione e di comunicazione. La flessibilità è una caratteristica importante nel settore, soprattutto per aziende in espansione o che evolvono i loro processi velocemente. Più un sistema è flessibile, meno si deve investire per eventuali variazioni future per controllo e automazione.

Optare per un sistema a soli PLC di nuova generazione è la scelta migliore oggi, soprattutto per i piccoli impianti. Più l’innovazione tecnologica andrà avanti, più la connettività aumenterà e anche i grandi sistemi potranno godere di maggiore velocità di monitoraggio e controllo.

Leggi anche l’articolo: Illuminazione urbana: consumi ridotti e smart city

Illuminazione urbana: consumi ridotti e smart city

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La transizione a Smart City passa attraverso nuove strategie e tecnologie di illuminazione urbana. La pandemia ci ha aiutato a premere l’acceleratore sul passaggio a modelli di città sostenibili, inclusivi e a misura d’uomo. Abbiamo toccato con mano l’importanza della tecnologia e dell’innovazione nell’unirci anche quando non lo eravamo.

Ora anche le nostre città devono seguire questa rotta. Creare una Smart City significa creare una città che mette al centro il cittadino e il pianeta: servizio e sostenibilità. La luce è il punto di partenza. Un’illuminazione inefficiente è dannosa per le persone e per l’ambiente. Le nuove strategie di Smart Lighting puntano a rivoluzionare il concetto stesso di illuminazione pubblica.

 

Illuminazione urbana: quali strategie

La luce delle città, nel 2021, va cambiata. C’è ancora tanta strada da fare ed esistono ancora diversi impianti vecchi e datati. Le strategie per attuare questo cambiamento sono poche e chiare.

Innanzitutto, il passaggio al LED. Sorgente luminosa rivoluzionaria, la tecnologia LED riduce i consumi del 40% rispetto alle tradizionali lampade a scarica e ha una vita di 100.000 ore, 90.000 in più rispetto ai classici metodi di illuminazione. I LED hanno una maggiore resa cromatica, che aumenta la qualità della visione anche nelle situazioni di scarsa visibilità.

Secondo, il controllo. La possibilità di controllare i punti luce di una città rende i consumi energetici più efficienti. In questi anni stanno nascendo sempre più piattaforme pensate per poter esercitare questo controllo, che si traduce in programmazione dei lampioni, risoluzione dei guasti e flessibilità di gestione.

Terzo, l’Internet of Things. I sistemi di Smart Lighting devono sfruttare le nuove tecnologie relative alla connettività tra oggetti. I sensori introducono nuove possibilità: ad esempio, si può pensare a una strada che si accende e spegne in base al passaggio o meno di veicoli. Oppure, un attraversamento pedonale che si illumina solo quando rileva la presenza di pedoni nei paraggi.

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Smart City: come la tecnologia migliora le città

Luce è vita, sicurezza, comunità, bellezza. La tecnologia è necessaria e utile per l’illuminazione urbana per diversi motivi:

  1. Mette in sicurezza. Gli spazi luminosi sono spazi sicuri, in cui crimini e illegalità sono scoraggiati. La luce aiuta anche pedoni, macchine, motorini e biciclette a circolare con un campo visivo più ampio, riducendo di conseguenza gli incidenti stradali.
  2. Aggrega. Illuminare una piazza, uno spazio comune è una missione importante per il vissuto della comunità. La luce crea spazi di dialogo e incontro, una vera e propria rete sociale per i cittadini.
  3. Esalta. L’illuminazione urbana oltre a un valore funzionale ne ha anche uno estetico. Progettare la luce di un punto di interesse di una città significa valorizzarlo, sia agli occhi dei residenti che a quelli dei turisti: i criteri dell’illuminazione architetturale rendono tutto ciò possibile. La percezione di vivere in un posto bello migliora la qualità della vita e la felicità delle persone.

L’introduzione di metodi di smart lighting nelle Smart City permette di avere città più sicure, unite e belle. Tutto ciò avviene anche grazie a tutti gli altri settori della città che stanno diventando smart: servizi pubblici, teleriscaldamento, pannelli solari, mobilità sostenibile, riforestazione. L’evoluzione congiunta di tutte queste dimensioni ha un impatto esponenziale sulla qualità della vita delle persone. Oggi la tecnologia che abbiamo creato ci permette di vivere meglio, dobbiamo solo tradurla in pratica.

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Smart City: declinazioni smart di illuminazione urbana

Ormai sono molte le città che hanno rivoluzionato l’illuminazione pubblica passando a un modello smart.

Milano e Torino già dal 2015 hanno installato pali della luce LED, sostituendo quelli a fluorescenza. I nuovi 130 mila punti luce hanno abbattuto i consumi del 40%. Oltre a un grande impatto economico, questa operazione ne avuto anche uno ambientale: usare meno energia significa evitare l’emissione atmosferica di tonnellate e tonnellate di CO2.

Restando in Italia, un altro esempio virtuoso è quello di Catania. Lì si è adottato, oltre al LED, anche un programma per la gestione dei punti luce della città. Questo programma permette da un lato la programmazione dei lampioni in base alle ore di luce e di buio e, dall’altro, dà la possibilità di controllarli uno a uno in caso di necessità.

La direzione dello smart lighting è questa: ecosostenibilità e connessione. Essere smart non è solo una bella espressione: significa trovare la soluzione migliore nel momento migliore, ottimizzando i consumi di energia e facendo vivere un’esperienza ricca e piacevole alle persone.

Leggi anche l’articolo: PLC o DCS: cosa è meglio per l’automazione industriale?

Dal 14/4 la filiale di VOGHERA è operativa al 100%

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Gentili clienti

Vi informiamo che dal 14 APRILE la nostra filiale di VOGHERA torna ad essere PIENAMENTE OPERATIVA, nel pieno rispetto del DPCM e dei protocolli di sicurezza previsti, in modo da poter tutelare l’incolumità nostra e di tutti i clienti, fornitori .

Siamo in costante contatto con i nostri fornitori per programmare la CONTINUITÀ OPERATIVA e garantire la MASSIMA PUNTUALITÀ nell’evasione degli ordini, con la cura e la qualità che da sempre contraddistinguono il nostro lavoro.

La situazione in continuo cambiamento, soprattutto sullo scenario europeo e internazionale, potrebbe causare il verificarsi di ritardi nelle consegne delle merci, sebbene la continuità dei servizi di delivery siano assicurati in tutto il mondo.

Pur non essendo questi ritardi dipendenti dalla nostra volontà, condivideremo tutte le informazioni in nostro possesso per tenervi CONTINUAMENTE AGGIORNATI sullo stato delle consegne.

Per ogni aggi0ornamento legato alla formazione tecnica industriale potete fare riferimento al Piano D’Azione 2020, in cui è presente tutta la documentazione video e i link ai webinar realizzati con Siemens.

Arriva il Piano d’Azione 2020 Cignoli Elettroforniture

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Gentili Clienti e Fornitori,

in relazione al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 22-03-2020 e premesso il massimo rispetto della sicurezza e salute dei nostri collaboratori, con la presente comunichiamo che la Società:

ai sensi della lettera d) del citato DPCM continuerà ad operare, in quanto la propria attività è funzionale ad assicurare la continuità delle filiere autorizzate dal sopracitato DPCM.

Siamo consapevoli del terribile momento umano ed economico che stiamo attraversando, e comprendiamo il momento incerto che coinvolge noi tutti. Desideriamo quindi rinnovare la vicinanza della nostra Azienda e dei nostri collaboratori a tutti quelli coinvolti in prima persona, in primis al personale medico sanitario che lotta in prima linea.

VAI ALLA PAGINA DEL PIANO D’AZIONE 2020

Concretamente cosa faremo?

  • La rete commerciale, tecnicaamministrativa e’ a Vostra completa disposizione, potrete raggiungerci ai soliti indirizzi e a i  numeri  che già conoscete e che normalmente utilizzate.
  • Siamo  preparati per organizzare spedizioni presso  le vostre sedi, o sui luoghi dove ne avrete necessità.
  • Siamo al vostro fianco con i Nostri Servizi Tecnici di sviluppo progetti.
  • Supporto Software e Hardware anche in collaborazione con le Aziende con le quali sviluppiamo una efficiente rete di Impresa.
  • Cercheremo di farvi avere alcune nostre idee per la Vostra giornata a casa, probabilmente alcuni di voi, lavorano in smart working e noi desideriamo darvi alcuni consigli circa l’organizzazione della vostra giornata, anche senza uscire, infatti possiamo rimanere produttivi al meglio delle nostre capacità senza trascurare la nostra forma fisica.
  • Stiamo pensando di creare dei tutorial gratuiti basati sulle FAQ raccolte negli ultimi 36 mesi, creeremo dei video visibili dal nostro sito per chiarire argomenti su PLC, HMI, Drive, Ecc. Ecc.
  • Organizzeremo dei Webinar dedicati e realizzati in collaborazione con i nostri principali Partner.

Il primo evento on line avrà luogo il giorno 02 Aprile 2020.

Confidiamo nel buon senso di tutti per ripartire più forti di prima, per qualsiasi necessità siamo a Vostra completa disposizione.

Paolo Cignoli

Il Presidente

CIGNOLI Elettroforniture s.r.l.

Team Building con Siemens nella splendida cornice dell’Isola d’Elba

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Il team building è un’esperienza fondamentale per il personale di un’azienda, perché rinsalda i rapporti fra colleghi e, in questo caso, anche con i partner. Per far riuscire l’iniziativa serve staccare dalla routine, e quindi visto che amiamo il mare e viviamo in pianura padana, perché non staccare totalmente dalla provincia di Pavia e andare nella splendida cornice dell’Isola d’Elba? Fare team building significa svolgere attività volte a rafforzare l’atteggiamento di cooperazione all’interno di gruppi di lavoro. Negli ultimi anni i formatori pieni di fantasia hanno sviluppato delle esercitazioni per sviluppare precise capacità: gioco di ruolo, caccia al tesoro, escape room.

Per Cignoli Elettroforniture il team building è invece un momento per fare davvero squadra, indossando i panni di vecchi lupi di mare suddivisi in equipaggi! Per cui i primi di ottobre siamo salpati con tutta la ciurma Cignoli-Siemens per vivere un’esperienza bellissima. Parte dell’equipaggio infatti è composto dai nostri partner lavorativi Siemens, con cui sviluppiamo le linee di produzione automatizzata.

Il diario di bordo

L’avventura è iniziata il venerdì 11 Ottobre con l’imbarco alle ore 17:00 a Marina di Salivoli (Piombino) dove ci siamo divisi in 4 equipaggi e abbiamo preso possesso dei nostri “velieri”. Fortunatamente le barche a vela moderne sono confortevoli e sono studiate per avere degli spazi notevoli in cambusa. Tuttavia chiaramente bisogna avere spirito di adattamento: uno degli aspetti fondamentali di questo team building è stato proprio la condivisione dello spazio vitale. In questo modo ci siamo sentiti più vicini, più famiglia in un certo senso.

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Anche i momenti passati sulla terraferma sono stati importanti: la sera prima dell’inizio della navigazione siamo andati a cena in un ristorante tipico. Qui in un momento di allegra convivialità ci siamo conosciuti meglio, scambiandoci un pò delle nostre vite attraverso le parole e i sorrisi.

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Sabato 12 Ottobre abbiamo tolto l’ancora e ci siamo fatti cullare dal mare mentre da timonieri più o meno improvvisati puntavamo all’Isola d’Elba. Durante la traversata ci siamo goduti la tranquillità dello specchio d’acqua: ci siamo abbronzati, abbiamo sognato ad occhi aperti mentre scattavamo delle foto meravigliose e fatto escursioni interessanti in alcune calette irraggiungibili da terra.

Lo skipper esperto nel frattempo ci ha dato preziosi suggerimenti sull’arte della navigazione, misti a segreti marinari e a consigli sui migliori ristoranti e sulle spiagge più belle della zona.

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Nel primo pomeriggio siamo andati a fare un’escursione emozionante nel sottosuolo del Monte Calamita vicino Porto Azzurro: i cunicoli della miniera di ferro abbandonata sono a dir poco suggestivi e la zona è protetta dall’Unesco per la varietà mineralogica che vi si trova tra magnetite, ematite, limonite, pirite, azzurrite e malachite. In questo silenzio surreale ritrovi te stesso e sai che puoi contare fermamente sui tuoi compagni di viaggio.

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La Cignoli Cup

Domenica 13 Ottobre ci siamo fatti un bagno: l’acqua aveva una temperatura perfetta e ci siamo divertiti organizzando piccole gare ufficiose di nuoto tra i vari equipaggi. Lo spirito di competizione stava quindi già salendo in vista della traversata finale per la Cignoli Cup.

La rotta segnata è quella che conduce a Marina di Salivoli, il vento è propizio e siamo tutti pronti.

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Alla fine non importa chi ha vinto il trofeo: tutti abbiamo imparato delle lezioni non solo per essere più produttivi sul nostro lavoro, ma per vivere meglio ogni giorno e in armonia con un team fantastico di collaboratori e amici.

Il team building Cignoli è stato tutto questo e anche sinonimo di bei ricordi, fra i quali spiccano le splendide giacche Mascalzone d’Automazione che abbiamo fatto produrre appositamente per l’occasione.

Leggi anche l’articolo: Lampade da parete Vibia: scintille ordinate.

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Simatic Run – Siemens

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L’8 Giugno 2019 abbiamo partecipato alla gara podistica Simatic Run. Un’esperienza unica resa possibile dall’azienda Siemens e dai suoi collaboratori.

Cos’è Simatic Run?

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Simatic Run è una gara podistica organizzata con lo scopo di raccogliere fondi destinati alla beneficienza. L’evento è organizzato da Siemens già da sei edizioni. A seguito delle prime 5 edizioni è stato possibile contribuire alla realizzazione del Centro Maria Letizia Verga, una struttura di eccellenza che si occupa della leucemia infantile. Nonostante si tratti di una grave patologia, fortunatamente conta oltre 2000 bambini guariti. Con i fondi che saranno disponibili in futuro, sarà possibile finanziare altre strutture con lo scopo di aiutare le persone in difficoltà.

I partner di Simatic Run

Abbiamo collaborato con tanti partner per rendere possibile Simatic Run. Tra questi ci sono Siemens, Sacchi, SPS IPC Drivers e il gruppo Comoli Ferrari. Tutti insieme cerchiamo di rendere le cose migliori, dando opportunità a realtà come il centro Maria Letizia Verga di nascere. Siemens è una compagnia che crea grande innovazione ed è da sempre attenta e sensibile ai temi sociali.

Come si è svolta la Simatic Run

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La Simatic Run del 2019 si è tenuta presso uno dei parchi più grandi di tutta l’Europa, il parco di Monza. I partecipanti alla maratona dovevano scegliere se fare uno, o due giri di un percorso lungo 10 km compiendo fino ad un totale di 21 km. La partenza era situata in Viale dei Tigri. La prima corsa della giornata era la variante completa: un percorso di 21 km che iniziava alle 9:00. Mentre la versione breve da 10 km ha avuto inizio alle 9:15. Dopo le gare abbiamo anche partecipato ad un light buffet squisito offerto da Siemens.

Occhiali da sole Cignoli per l’evento

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Proprio per questo evento e sopratutto per ringraziare le persone di questa esperienza memorabile, abbiamo realizzato degli occhiali da sole di colore arancio. Un regalo che abbiamo offerto col cuore a tutti i presenti all’evento. Siamo contenti di aver partecipato a Simatic Run e speriamo di essere presenti anche nelle edizioni successive.

Cosa pensa il gruppo Cignoli Elettroforniture di questa grande festa?

La Simatic Run ha avuto un grande impatto emotivo su di noi. Riteniamo che questa fosse un esperienza non solo piacevole, ma anche utile: un’azione concreta perché aiuta a raccogliere fondi che servono a salvare delle vite.

Leggi anche l’articolo: Notte e giorno secondo la lampada Noctambule di Flos.

Fatturazione Elettronica e Digital Transformation: la nostra occasione di miglioramento

La digital transformation assume sempre più un ruolo fondamentale nelle imprese. In primo luogo essa riguarda la trasformazione dei processi produttivi, ma, se guardiamo più a fondo, ci accorgiamo che la trasformazione digitale interessa anche i processi decisionali e quelli organizzativiÈ proprio questo il senso che abbiamo colto in Cignoli per portare avanti nell’inverno 2018 il processo di digitalizzazione dell’azienda Innanzitutto abbiamo recepito come un’opportunità di innovazione il nuovo obbligo di fatturazione elettronica e stiamo rivedendo tutti i nostri processi di organizzazione dell’impresa, come un’occasione unica per permettere l’evoluzione della struttura interna.

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La digital transformation come semplificazione e integrazione dei processi

La trasformazione digitale in questo inverno 2018 per noi è stata un’occasione importante, per ridurre ridondanze e per mettere in atto una semplificazione di tutti i processi all’interno dell’azienda. Integrando differenti settori, mettendone in cloud degli altri, e migliorando la comunicazione interna e esterna.

Stiamo lavorando con diverse figure di specialisti del settore gestionale e gli esperti di privacy per il GDPR, con l’obiettivo di rendere la struttura aziendale molto più flessibile e a norma. L’obiettivo è ridurre il carico di lavoro dei dipendenti su compiti che prima dovevano svolgere in maniera complessa o ripetitiva, per consentirgli di svolgere task di più alto livello.

Abbiamo l’occasione di utilizzare anche diverse soluzioni tecnologiche cloud per riprogettare e migliorare, nel senso più largo del termine, tutti i processi back-office che stanno alla base del nostro business. Quei processi che dall’esterno non si vedono, ma che stanno alla base della reattività di risposta o nel basso tasso di errore nella gestione di un ordine.

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Su che cosa si basa la digital transformation dei processi

L’evoluzione digitale in ambito aziendale si basa su alcuni fattori chiave che, considerati nel loro insieme, riescono a migliorare l’intera struttura organizzativa delle imprese

Idealmente si inizia sempre dall’informatizzazione e dalla dematerializzazione, poi si passa all’automazione,  per poi arrivare a una fase molto importante, quella della virtualizzazione. In questa fase le risorse fisiche si trasformano in risorse logiche, con un miglioramento della gestione e un abbattimento dei costi.

Di pari passo con la virtualizzazione ormai viaggia il cloud computing, e diretta conseguenza diventa l’integrazione dei dispositivi mobili, per una maggiore flessibilità del lavoro svolto. In Cignoli stiamo lavorando su tutte queste fasi, puntando ai nostri obiettivi di crescita, e tenendo conto delle necessità dei clienti che si rivolgono alla nostra azienda.

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Una nuova consapevolezza

Ciò che ha portato ad introdurre e innescare un nuovo processo organizzativo più flessibile ed efficiente è stata sicuramente una maggiore consapevolezza della qualità di quanto facciamo, del mondo che cambia intorno a noi, e delle Best Practice che abbiamo conosciuto in questi anni di eventi e formazione sulla Digital Transformation con Siemens

Con gli specialisti abbiamo ragionato secondo l’ottica dell’utente a tutti i livelli della nostra attività, sapendo bene che ogni compito deve essere rivolto a uno specifico utente diverso: dipendente amministrativo, magazziniere, cliente retail, grossista… Abbiamo puntato ad una trasformazione radicale del modo di pensare, favorendo lo scambio di informazioni e l’integrazione tra i reparti.

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KAIZEN – il continuo miglioramento 

Questa accresciuta consapevolezza svolge un ruolo essenziale nel nostro evolverci verso le strategie nuove che riguardano maggior qualità, i processi interni, i flussi di comunicazione con l’esterno, e la cultura aziendale in generale. 

Nell’epoca contemporanea, dove il mercato è in continua evoluzione proprio in corrispondenza alle caratteristiche di una domanda mutevole, in Cignoli vogliamo tenere conto dell’importanza degli strumenti digitali e dell’essenzialità che rivestono nell’instaurare un processo di organizzazione interna in continuo miglioramento.

Tutto questo per arrivare a dei risultati più efficienti di cui innanzitutto essere fieri, che vengano apprezzati dai nostri clienti, e che possano portarli a scegliere la nostra azienda come punto di riferimento per la loro trasformazione. Tutto questo ovviamente necessita di una gestione del cambiamento, per lasciare la Comfort Zone senza timori e senza salti nel buio.

Visti i primi risultati siamo felici di essere alfieri della digital transformation applicandola in prima persona sui nostri processi, perché dare il buon esempio è la scelta giusta sempre.  Anche nel business.

Se vuoi illuminare la tua casa in maniera originale leggi l’articolo: Lampade design Pavia: arredare la casa con l’illuminazione.

Se sei un installatore e ci tieni all’ambiente ti ricordiamo che Cignoli Elettroforniture fa parte del consorzio Extralamp.